21 settembre 2020
Si chiude con un +1,2% la terza settimana del mese di settembre per lo Steel Stock Index di siderweb. Sottotono gli indici dei mercati europei e statunitensi ad eccezione dell’indice Iron&Steel che segna un +6,9%. Balzo dunque per le società siderurgiche statunitensi accompagnate da altri gruppi nord e sudamericani mentre contrastato l’andamento dei gruppi asiatici e, in particolare, giapponesi e australiani.
Top e flop
Si aggiudica la medaglia d’oro della settimana la canadese Stelco con +25,4%. Il gruppo prende quota durante le giornate di giovedì e venerdì svelando ulteriori informazioni sul progetto di ammodernamento dell’altoforno presso lo stabilimento di Lake Eire Work nell’Ontario. L’opera farà diventare l’altoforno il più “intelligente” nel suo genere nel nord America e consentirà una migliore qualità del prodotto finito nonché un aumento delle quantità prodotte riducendo di circa 30 dollari a tonnellata i costi di produzione. L’opera di ammodernamento sta procedendo secondo le tempistiche previste e il forno inizierà a sfornare i primi metalli nell’ottobre di quest’anno. Medaglia d’argento con +22,5% per United States Steel grazie alla rettifica sui risultati del terzo trimestre che ridurrebbero le stime sulle perdite. La società prevede che i risultati del segmento flat roll del terzo trimestre saranno negativi ma «significativamente migliori» rispetto al secondo trimestre grazie al miglioramento delle condizioni di mercato tra giugno e settembre. A seguito di tali rettifiche, analisti delle principali banche d’investimento si esprimono positivi sul titolo aumentando il prezzo obiettivo di United States steel a 9 dollari ad azione con rating “Martek Perform”. Infine, chiude la classifica dei top three la turca Kardemir che con +21% continua la sia positiva della scorsa settimana.
Settimana negativa per le società giapponesi e, in particolare, per JFE Steel che perde l’8,1%. Il produttore nipponico ha riavviato l’altoforno numero 4 presso le sue acciaierie di Fukuyama dopo la temporanea chiusura generata dal crollo della domanda legato a Covid-19. L’altoforno è stato riavviato un mese in anticipo rispetto alle previsioni, ma nonostante tale anticipo le stime di JFE sulla produzione rimangono invariate a 12 milioni di tonnellate per il periodo ottobre 2020-marzo 2021. La società aveva previsto in precedenza che la sua produzione di acciaio grezzo sarebbe diminuita del 20% a 22 milioni di tonnellate per l'anno fiscale aprile 2020-marzo 2021 rispetto al 2019-20. Seguono in seconda e terza posizione, tra le peggiori performance settimanali, la turca Ozbal Celik e Fortescue Metals con -5,9% e -5,5% rispettivamente. Fortescue Metals risente della discesa del prezzo dei futures sul minerale di ferro che calano del 2,5% a 116,65 euro/ton. Secondo gli analisti di Bloomberg si tratta di un «momento di svolta» per i prezzi dei futures sul ferro in quanto «le recenti esportazioni dal Brasile sono state leggermente migliori delle nostre aspettative e l'offerta dai migliori minatori, compreso Vale, dovrebbe aumentare nel quarto trimestre, che è tipicamente un picco di stagione»
Sotto la lente
Sotto la lente della settimana la statunitense Steel Dynamics (+9,2%) grazie alla revisione sugli utili del terzo trimestre dell’anno che prevedono un utile per azione tra gli 0,46-0,50 dollari contro gli 0,38 dollari precedentemente stimati. La società prevede che i guadagni del terzo trimestre dalle attività siderurgiche saranno inferiori ai risultati del secondo, a causa della riduzione della domanda nonostante il miglioramento del settore automobilistico e costruzioni.
Made in Italy
Settimana a due velocità per i gruppi siderurgici italiani quotati. Danieli perde il 3,6% mentre Tenaris avanza dell’1,95%.
Paola Zola
24 marzo 2025
Ogni settimana l'analisi di domanda, offerta e prezzo dell'acciaio sulla piazza commerciale italiana.
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