31 agosto 2020
Settimana di leggero rialzo per lo Steel Stock Index di siderweb, che avanza dello 0,7% rimanendo al di sotto dei rendimenti degli indici statunitensi e, in particolare, dell’indice Iron&Steel che segna un +3,1%. Favorite dunque le società statunitensi ed europee; in ribasso i titoli cinesi e indiani.
Top & Flop
Continua l’avanzata delle società siderurgiche turche che, anche per questa settimana, si posizionano sul podio: rispettivamente alla prima e terza posizione. Nonostante le tensioni nell’area orientale del mediterraneo tra la Turchia e la Grecia, i titoli balzano in avanti. In particolare, Ozbal Celik segna un +26,8% grazie ai risultati positivi dopo la ripresa delle operazioni. Mentre, con un +10,7%, la connazionale Kardemir si aggiudica il terzo posto. I dati pubblicati dal gigante turco in merito ai risultati della prima metà del 2020 riportano una perdita netta di 267,78 milioni di lire turche rispetto all’utile di 170 milioni di lire dello scorso anno. Tuttavia, nonostante le ripercussioni generate dalla pandemia, Kardemir ha prodotto 1,24 milioni di tonnellate di acciaio nei primi 6 mesi del 2020 con una crescita del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Rimanendo nell’area mediorientale, medaglia d’argento per Arabian pipes che avanza del 20,6%, nonostante abbia registrato una perdita di 9,5 milioni di dollari nel primo semestre 2020 a causa dell’epidemia che ha colpito le vendite.
Passando ai peggiori rendimenti settimanali, primo posto per Ternium Argentina che perde il 6,6%. La sussidiaria argentina del gruppo sudamericano perde terreno, nonostante i buoni risultati del secondo trimestre 2020: utile per azione a 0,22 dollari e ricavi di vendita a 1,75 miliardi di dollari, che, seppur in calo rispetto allo stesso periodo del 2019, hanno battuto le previsioni degli analisti. Inoltre, anche i commenti dell’analista Alfonso Salazar di Scotiabank sono ottimistici nei confronti del gruppo, favorendo tuttavia la divisione messicana in quanto meglio posizionata per una ripresa nel 2021. Segue, al secondo posto, il -5,9% della francese Vallourec e al terzo posto la tedesca Kloeckner con -3,8%. Quest’ultima ha dichiarato che intende procedere con l’acquisizione di società di distribuzione in Europa e negli Stati Uniti. L’amministratore delegato del gruppo sostiene infatti che si potranno presentare opportunità sulla scia della ripresa post coronavirus. Dalle parole del CEO rimane improbabile un’unione di Kloeckner con la sezione Materials Services di thyssenkrupp.
Sotto la lente
Sotto la lente d’ingrandimento Vale (+2%). Il gruppo brasiliano continua le battaglie legali contro le autorità dello stato di Minas Gerais che chiedono il congelamento di 4,8 miliardi di dollari per pagare le perdite economiche e danni causati dalla rottura della diga lo scorso anno. Inoltre, è richiesto un congelamento di ulteriori 28 milioni di reais brasiliani per i danni causati alla collettività e ai lavoratori dello stato di Minas Gerais. Tuttavia, ci sono anche buone notizie per Vale che ha iniziato a produrre materiale di ferro di alta qualità nel suo nuovo hub a Shulanghu (Cina).
Made in Italy
Ribasso a due velocità per le società siderurgiche italiane. Danieli perde terreno con il -2,1% mentre Tenaris rimane sulla parità con -0,08%. Tenaris risente solo in maniera residuale della notizia del crollo delle vendite per la neoacquisita Saudi Steel Pipe. Infatti, il gruppo ha già ampliamente scontato i risultati negativi del primo semestre 2020 che hanno visto il passaggio da un utile netto ad una perdita netta di 708 milioni di dollari causata da una contrazione del 21% dei ricavi di vendita, che ha generato un risultato operativo negativo.
Paola Zola
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