2 marzo 2020
Non era difficile immaginare che la settimana si sarebbe conclusa con un forte ribasso delle quotazioni dello Steel Stock Index trascinato dal ribasso generalizzato dei principali listini mondiali, e, in particolare europei ed americani. Lo Steel Stock Index di siderweb perde il 15,3%, peggio rispetto al -12% degli indici EuroStoxx e Dow Jones mentre perdite più contenute per l’indice azionario di Shangai che lascia sul terreno solo il 5,2%. Un’unica società nel paniere di 57 azioni ha chiuso la settimana in positivo, perdite pesanti per le azioni europee e statunitensi, leggermente meglio per i gruppi del sud est asiatico e Cina.
Top e flop
La settimana si caratterizza per il propagarsi del numero di infetti da coronavirus che hanno raggiunto l’Italia, l’Europa, gli Stati Uniti ed altre nazioni determinando il panico sui mercati azionari. Gli analisti infatti si mostrano timorosi sulla crescita economica dell’anno se il virus dovesse espandersi ed intensificarsi, pertanto non c’è mercato e titolo che resista alle vendite. L’unico rendimento positivo del paniere di aziende siderurgiche è di Arabian Pipes che avanza del 2%. Contenute anche le perdite per le società del sud est asiatico: China Steel perde solo lo 0,9% seguita dalla cinese Hesteel con un -2,6%. Quest’ultima aveva destato l’attenzione dei media ad inizio febbraio in quanto, per la prima volta, il gruppo ha acquistato, e quindi importato, minerale di ferro dalla brasiliana Vale pagando l’accordo in Yuan.
Il peggior rendimento settimanale spetta alla canadese Stelco che perde il 25,6%. Nuovi casi di coronavirus in Canada fanno precipitare le quotazioni del titolo dopo che i risultati del quarto trimestre 2019 hanno mostrato perdite importanti a causa delle difficili condizioni di mercato. Stelco afferma di aver chiuso il terzo trimestre 2019 con una perdita di 24 milioni di dollari canadesi con ricavi di vendita a 435 milioni, in ribasso di oltre il 30% rispetto ai ricavi dello stesso periodo del 2018. Il Ceo del gruppo afferma che la società sta apportando modifiche per il rendere il business più sostenibile preferendo prodotti ad elevato valore aggiunto. Secondo posto per la francese Vallourec che perde il 20,4% seguita dalla statunitense AK Steel Holding con -18,1%. AK Steel Holding prosegue la fase di ribasso intrapresa intorno al 19 febbraio dopo i deludenti risultati del quarto trimestre 2019. Aumento dei costi e declino dei ricavi di vendita hanno determinato la compressione dell’Ebitda che passa dall’8,1% del Q4 2018 al 3,3% del 2019. Il risultato finale si traduce quindi in una perdita di 35 milioni di dollari rispetto all’utile di 48 milioni dello stesso periodo del 2018.
Sotto la lente
Sotto la lente della settimana tyssenkrupp (-11,6%). Il gruppo tedesco annuncia di aver concluso l’accordo di vendita per la divisione ascensori per un valore di 17 miliardi di euro al consorzio di offerenti composto da Advent, Cinven e RAG foundation. La Ceo del gruppo tedesco dichiara che con la vendita del segmento ascensori (il più redditizio del gruppo) verrà ridotto l’indebitamento societario investendo nello sviluppo delle restanti divisioni.
Made in Italy
Pesante la settimana anche per le due società siderurgiche italiane. Il crollo dei mercati e, in particolare, delle quotazioni del petrolio impattano fortemente su Tenaris che indietreggia del 12,8%. Più contenuta la perdita di Danieli che si attesta a -6,5%.
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