Settimana di leggeri cali per l'acciaio in borsa

Rendimento negativo per lo Steel Stock Index (calcolato come media settimanale dei rendimenti delle azioni steel monitorate da siderweb) che segue l’andamento del Dow Jones: per entrambi gli indici, infatti, si segnala una contrazione dello 0,57% nella settimana dal 20 al 27 aprile rispetto alla settimana precedente. Per ciò che concerne lo Steel Stock Index, il calo è stato causato dalla riduzione del valore di 29 azioni sulle 51 monitorate, mentre le restanti 22 azioni hanno fatto registrare un apprezzamento rispetto al prezzo di inizio settimana. In particolare, si nota che i gli incrementi sono avvenuti soprattutto nelle azioni statunitensi e russe, mentre i cali si sono concentrati generalmente su azioni sud americane e asiatiche.

Top e flop della settimana
Nel dettaglio tra le migliori azioni della settimana segnaliamo: Ternium, che con i risultati del primo trimestre batte le stime degli analisti sia per le vendite che per l’EPS (Earning per share). D’altra parte la peggiore è stata la finlandese Outokumpu, che soffre dei bassi prezzi dell'acciaio sia negli USA che in Europa e chiude il primo trimestre 2018 con una flessione delle vendite e soprattutto con un EBITDA (margine operativo lordo) dimezzato.
Sotto la lente questa settimana troviamo United States Steel. Dopo una settimana burrascosa susseguita da risultati buoni ma non ottimi e warning sulla guidance che potrebbe determinare risultati incerti per il prossimo trimestre, la società americana chiude con un rendimento positivo dello 0,96%, toccando i 37,70 dollari per azione.

I titoli «Made in Italy»
Tra le italiane, rendimento settimanale piatto per Tenaris nonostante le ottime performance del primo trimestre 2018 che hanno portato ad un aumento del 62% dei ricavi rispetto allo stesso periodo del 2017. Nel dettaglio, il risultato operativo è passato dai 36 milioni nel 2017 ai 212 milioni dell’ultimo trimestre, superando le stime degli analisti. Il trend positivo si stima possa continuare anche per i prossimi mesi, nonostante l’impatto dei dazi di Trump non sia ancora chiaramente definito.