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Si assottigliano le scorte
Vendite in ripresa rispetto a giugno e rispetto a luglio 2018
Ancora in calo i prezzi internazionali. Italia: lento risveglio
In Europa prezzi ancora relativamente stabili. Poche vendite
Gli operatori di settore parlano di «compratori preoccupati», ma non nascondono di sperare «in un rimbalzo»
Il segno «meno» protagonista sul mercato italiano
In deciso calo i coils a caldo ed il rottame. Tengono meglio i lunghi
Domanda apparente ferma. Quotazioni in tensione
Soffrono di più i prodotti finiti, mentre il rottame limita i danni
Segnali di ripresa per le materie prime. Finiti ancora in difficoltà
L’inox, invece, perde terreno. Reazione delle billette
Si arresta la caduta dei piani. Inox in leggera diminuzione
In difficoltà l’acciaio inossidabile. Sale il rottame
Fa eccezione solo l’acciaio inossidabile
Carbonio sempre in tensione, inox in difficoltà
Le quotazioni si muovono con minore intensità rispetto alla scorsa settimana
In crescita i prezzi delle materie prime e dei finiti
In Italia mercato in attesa delle quotazioni. Domanda discreta
Le acciaierie spingono sulle quotazioni dei coils e delle lamiere da treno
Forti aumenti per coils e lamiere. Rottame in tensione
Alla distribuzione difficoltà nel trasmettere gli aumenti
Assestamento per i lunghi ed il rottame
Scende ancora il rottame. Si stabilizza l’inox
Nei prodotti finiti situazione contrastata
Verso la stabilizzazione, invece, il comparto delle materie prime
Quotazioni stabili, ma la domanda italiana non brilla
Ancora fermo il rottame. Stabilità anche per i piani
Pochi scambi per coils e lamiere da treno
Movimenti contenuti per il rottame e l’inox
Torna a scendere l’inox. Coils in acciaio al carbonio stabili
In calo il rottame. Pochi movimenti per i prodotti piani
Billette internazionali in deciso calo. Pochi movimenti per i finiti
Maggiori movimenti per i piani ed il rottame
Alla ripresa di parte della filiera pochi movimenti dei piani
I piani si muovono verso il basso. Recupero dell’inox
Movimenti limitati per i finiti in acciaio al carbonio
Calo generalizzato delle quotazioni, ma di entità contenuta
Volumi in diminuzione di oltre il 50%
Il rottame si stabilizza, così come l’inox
Pochi movimenti al ribasso per lunghi, piani e rottame
Prevale la stabilità per la maggioranza dei prodotti rilevati
Ancora stabilità per il mercato del rottame
In aumento tondo c.a. e rete elettrosaldata
Lunghi ripiegano. Poche oscillazioni per il rottame
Lunghi contrastati. Stabilità per il rottame
Aumento per coils e lamiere da treno import. Ancora giù l’inox
Stabile il rottame, ripresa per l’inox
Si riprende la domanda
In rialzo anche i lunghi
Prosegue il trend di crescita delle quotazioni anche a livello internazionale
Stabile solo il rottame di acciaio al carbonio
Ancora aumenti per i coils e le lamiere. Billette in rialzo
Crescono anche le lamiere da treno
Movimenti più contenuti per gli altri prodotti
Rimangono stabili i prodotti inox ed il rottame
Rifiatano i prodotti piani. Lieve calo del rottame
Pochi movimenti per i prodotti rilevati da siderweb
Gli operatori di settore parlano di «stabilità con prezzi su valori alti, ma con poche prospettive di crescita»
La quotazione di quelli “a caldo” sale a 1.170 euro la tonnellata. Quelli “a freddo” e “zincati” a 1.340 euro
Prezzi sostanzialmente stabili, con qualche accenno a possibili leggeri ribassi, al riavvio delle produzioni
Vendite su livelli molto bassi
Tentativi di rialzo dei produttori
Operatori di mercato decisamente poco ottimisti: «C’è poca richiesta e i prezzi non possono che scendere»
Gli operatori di settore parlano di «compratori preoccupati», ma non nascondono di sperare «in un rimbalzo»
Gli addetti ai lavori sono convinti che «i prezzi sono vicini al punto minimo sostenibile. Inevitabile una ripresa»
Segni di stabilizzazione dei coils che sembrano aver trovato un punto di atterraggio
Pochi scambi in vista della chiusura per Natale. Prezzi stabili
Atteso il ritorno all'acquisto della distribuzione
In Italia difficoltà nella trasmissione a valle dei rincari
Mercato sempre in attesa
Per ora le quotazioni tengono
Piani: situazione ancora nebulosa in Italia
Prezzi Ue ed extra Ue: si allontanano
Si indeboliscono le bramme
Quotazioni sul mercato nazionale ed europeo in erosione
Le lamiere da treno soffrono per il basso livello degli ordini
Sui finiti ancora pochi movimenti
In Europa ancora difficoltà sul mercato
Prosegue la tensione sulle quotazioni di vendita
In Cina rallenta la corsa dei prezzi a settembre
Il mercato italiano si muove di pochi euro la tonnellata
Secondo gli operatori di mercato si va verso un periodo «con volumi in calo, ma prezzi in salita»
I produttori cercano di spuntare aumenti anche del 10%, ma il mercato oppone resistenza
I produttori alzano ancora l’asticella: i “caldi” viaggiano velocemente verso i 600 euro la tonnellata
Sfondato il tetto dei 600 euro la tonnellata: «C’è poco materiale disponibile e si viaggia spediti verso i 650»
Nuovo listino di ArcelorMittal: 700 euro la tonnellata per il “caldo”, con consegne previste ad aprile e maggio
L’ennesimo ritocco verso l’alto dei listini di ArcelorMittal ha contribuito al nuovo record storico
«I forti aumenti – viene raccontato – stanno determinando comportamenti non sempre condivisibili»
La carenza di materiale, anche di importazione, fa sì che i prezzi si mantengano su livelli molto elevati
Lieve scivolamento dei prezzi del caldo, con episodiche punte al ribasso
Il “caldo” ancora sui 700 euro la tonnellata: “freddo” e zincato in aumento
Già terminata la fase di ritracciamento: le quotazioni sono sui 700 euro la tonnellata e «destinate a durare»
I produttori non vogliono perdere terreno rispetto alle quotazioni raggiunte a metà gennaio
Gli operatori di mercato sembrano concordi: «Il caldo viaggia verso nuovi record»
Il prezzo, per quelli a caldo, è ormai vicino ai 770 euro la tonnellata e sembra destinato a salire ancora
Incrementi di 15-20 euro la tonnellata rispetto alla fine della scorsa settimana
Non si ferma la corsa al rialzo: la domanda tiene ed i tempi di consegna si allungano fino ad ottobre
Le nuove richieste di ArcelorMittal portano il caldo a 900 euro la tonnellata e lo zincato sopra i mille
C’è chi ipotizza una strategia per portare il prezzo a mille euro la tonnellata
Non si ferma la corsa dei prodotti piani in acciaio al carbonio
Gli operatori: «Dopo i mille euro la tonnellata toccati da “freddo” e “zincato”, il “caldo” punta ai 900»
Gli addetti ai lavori sono concordi: «Nessun ritracciamento in vista, confermato il trend di crescita»
Gli operatori di mercato: «ArcelorMittal continua a far salire i prezzi e altri probabilmente la seguiranno»
La domanda supera l’offerta e le quotazioni si aggirano sempre intorno ai mille euro la tonnellata per il caldo
Gli operatori: «Ormai le consegne sono previste come minimo per quel mese ed i mille euro si consolidano»
La richiesta di ArcelorMittal (1.050 euro la tonnellata per il caldo) «segna il nuovo punto di riferimento»
I tempi di consegna si allungano ancora: dicembre per il caldo e addirittura il 2022 per zincati e preverniciati
Non si arresta la crescita delle quotazioni del “caldo”, che trascinano anche “freddo” e “zincato”
«Il prezzo lo fa chi ha il materiale da vendere», viene spiegato. Abbreviate anche le dilazioni dei pagamenti
Sul mercato crescono le tensioni, anche per le voci su Liberty Steel e sul rincaro del rottame
Freddo e zincato hanno toccato i 1.300 e le quantità disponibili sono sempre inferiori alla domanda
Il “caldo” resta a 1.150 euro. Timori anche per le possibili ricadute della sentenza sull’ex Ilva
La tensione resta alta e si ipotizzano nuovi rincari. Ma c’è chi teme che si possa «“strozzare” la ripresa»
Dopo gli ultimi strappi delle settimane scorse, i prezzi restano sulle quotazioni già acquisite
Dopo tre mesi di crescita costante, nelle ultime settimane la curva ascendente dei prezzi si addolcisce
ArcelorMittal rivede il proprio listino e impone 30 euro di aumento: “freddo” e “zincato” a 1.380 euro
Secondo gli addetti ai lavori «il mercato è restìo ad impegnarsi su quel prezzo per consegne a fine anno»
Il consumo è buono e chi deve acquistare per rilavorare e vendere non potrà rimandare ancora gli acquisti
L'ipotesi ritracciamento si scontra con i problemi logistici e produttivi causati dal mal tempo nel nord Europa
Quelli a freddo quotati intorno ai 1.320 euro, mentre gli zincati sono tornati sopra quella soglia
L’ultimo mese non ha fatto registrare scossoni: le quotazioni restano sui massimi storici
Secondo gli addetti ai lavori, i prezzi si mantengono sui livelli già raggiunti
Gli addetti ai lavori: «Per gli HRC gli ordini vanno ormai sul Q4, più lunghi i tempi di consegna per CRC/HDG»
Dai massimi toccati a giugno, si registrano diminuzioni nell’ordine di 70-80 euro la tonnellata
Quel giorno scatterà il nuovo contingente di “salvaguardia” e «nei porti stazionano enormi quantità di materiale»
Va meglio per quelli “a freddo”. Tutti da scoprire i possibili effetti della riapertura dei contingenti di salvaguardia
Ribassi notevoli anche nell’ultima settimana e che hanno interessato sia quelli a caldo che quelli a freddo e zincati
Tengono maggiormente i coils a freddo e gli zincati
Gli addetti ai lavori: «Le quotazioni potrebbero tornare a salire per effetto degli aumenti dei costi»
Gli addetti ai lavori: «Tentativi di rilancio da parte dei produttori, anche per compensare i rincari delle tariffe»
Tariffe energetiche e rottame spingono i prodotti “a caldo” verso un rincaro che trascinerà anche “freddi” e “zincati"
Non si concretizzano, almeno per il momento, le aspettative di un incremento sostanzioso delle quotazioni
Sostanziale stabilità per le quotazioni, mentre centri servizi e grandi utilizzatori definiscono le strategie
La domanda resta decisamente bassa, ma i produttori resistono e non hanno intenzione di fare concessioni
Quotazioni bloccate sui livelli consolidati e «al momento – viene detto – non si vedono segnali di modifica»
Gli addetti ai lavori sembrano concordi: «L’anno è destinato a chiudersi con i prezzi già consolidati»
Gli addetti ai lavori: «Nel 2022 si ripartirà dai livelli attuali e non dovremmo assistere a strappi troppo violenti»
Quotazioni in leggera flessione all’inizio del nuovo anno, ma secondo gli addetti ai lavori «risaliranno in fretta»
Secondo gli operatori di mercato, le quotazioni si stanno stabilizzando in vista di una risalita
I produttori chiedono aumenti di prezzo, ma gli utilizzatori oppongono una strenua resistenza
Per gli addetti ai lavori «l’accelerazione è notevole e il primo step sarà quello di “quota mille” per il caldo»
I produttori rimangono orientati al rialzo
Il settore ancora sotto forte pressione rialzista
Preoccupa la richiesta di Acciaierie d’Italia relativa a una revisione di tutti gli ordini acquisiti da gennaio
Prezzi verso quota 1.350 euro la tonnellata
Dopo i violenti strappi fatti registrare a marzo, ora le quotazioni sembrano tendere ad una stabilizzazione
Il mercato rallenta l'attività all'acquisto
Automotive in crisi perenne e domanda rarefatta determinano l’avvio di una fase di ritracciamento dei prezzi
In diminuzione la domanda apparente
Prezzi in diminuzione sulla scorta dell'andamento della domanda apparente
Previste operazioni di ristoccaggio nel breve. Intanto, è terminata la discesa dei prezzi all'import
Complice un lieve miglioramento della domanda apparente, i produttori nazionali hanno deciso di alzare i prezzi
In lieve rialzo intanto le offerte da Paesi terzi. La Commissione Ue apre il riesame della Salvaguardia
Prezzi ancora in salita, ma disallineati rispetto a quelli alla distribuzione
Sia i produttori sia i compratori sono attualmente in attesa
Sufficienti le scorte della distribuzione, debole la domanda degli utilizzatori
Resta complessivamente debole in Europa la domanda dei settori utilizzatori
Attesa per l'inizio del nuovo periodo contingentale della Salvaguardia Ue
Prezzi tra lo stabile ed un leggero ribasso
L'andamento dei prezzi internazionali potrebbe fare da ago della bilancia il prossimo mese
La domanda rimane bassa, prezzi in sofferenza
Resta ancora da capire se i rialzi da parte di alcuni produttori nazionali verranno assorbiti e in che misura
I prezzi tuttavia sono rimasti pressoché stabili dopo la pausa estiva
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Presentato l’accordo tra il produttore e il gruppo d’acquisto per la distribuzione di Chalibria
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