17 gennaio 2014
L’attuale scenario di mercato della siderurgia italiana, esattamente come gli altri settori industriali dell’economia italiana, pone le imprese a doversi confrontare con crescenti sfide richiedendo la capacità da parte delle aziende di ottimizzare la capital allocation e i costi operativi di lungo periodo, incrementare l’efficienza e gestire in maniera appropriata il working capital mitigando al contempo i rischi. Fondamentale dunque il monitoraggio dei costi e un’attenta gestione della catena di distribuzione, tuttavia tali accorgimenti potrebbero rilevarsi non sufficienti se non opportunamente combinati con un’adeguata gestione del cash flow, finalizzata a creare valore per l’azienda a costi minori.
Creare valore efficientando i costi è possibile ove sia presente una mirata strategia di gestione del cash flow che, tramite una ricostruzione dei flussi monetari in entrata e in uscita (inflow e outflow), permetta di valutare la misura dell’autofinanziamento dell’azienda e conseguentemente capire se vi siano margini di intervento e in quale ambito.
Il cash management risponde alla stringente esigenza di attuare una attenta programmazione finanziaria nel breve periodo, volta a pianificare le scelte operative future dell’azienda analizzandone la fattibilità finanziaria e il rispetto dell’equilibrio finanziario, ad individuare fonti di finanziamento economicamente più convenienti ma al contempo durevoli ed altresì garantire l’equilibrio dei flussi monetari.
Se nel breve periodo il cash management permette di trovare una soluzione alle esigenze pocanzi prospettate, nel medio termine diventa di difficile applicazione. Lo strumento più idoneo di medio periodo è infatti il budget di cassa, redatto mensilmente, che permette una programmazione nell’orizzonte temporale di un anno. Il budget di cassa parte dai dati di stato patrimoniale e conto economico, e consente, se correttamente impostato,di avere una chiara conoscenza delle risorse monetarie e una loro migliore gestione, razionalizzando al contempo il costo del denaro.
Complementare al budget di cassa e al cash management, risulta essere il preventivo finanziario, che permette una visione di lungo periodo (superiore ad un anno) e che potrebbe rivelarsi utile qualora si decidesse un utilizzo congiunto dei tre metodi.
Dunque combinando opportunamente le impostazioni di cash management e budget di cassa, assieme al preventivo finanziario, sarà possibile migliorare la propria situazione finanziaria, monitorando costantemente entrate ed uscite e permettendo all’azienda di far fronte con maggiore disinvoltura all’attuale contesto economico.
Roberto Mastrototaro
Partner EY
Financial Accounting Advisory Services
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