Il balzo avanti della scorsa settimana, forse, è stato solo un episodio. Dopo soli sette giorni lo Steel Stock Index torna a scendere: l’indice calcolato da siderweb sulla base dell’andamento di 56 titoli di imprese del settore siderurgico, infatti, fa registrare una contrazione del 2,95%, rimangiandosi completamente i progressi della settimana precedente (+2,07%). Tra gli altri indici borsistici selezionati, solo lo SSE Shanghai chiude in territorio positivo (+0,60%), mentre il NYSE perde l’1,87%, l’Iron & Steel Index calcolato da Dow Jones l’1,68%, il MIB l’1,42%, il Dow Jones l’1,38% e l’EuroStoxx lo 0,32%.

Società: prevale il segno «meno»
Entrando nel dettaglio delle società analizzate, si rileva che nel campione di 56 gruppi internazionali monitorati solo 14 hanno mostrato un aumento del valore delle azioni. Le grandi protagoniste di questi incrementi sono le società cinesi, con ben 5 imprese che accrescono la propria capitalizzazione, con progressi che vanno dal +0,4% al +2,8%. Le società dell’Unione Europea, invece, sono quasi tute in territorio negativo, con 9 impese su 10 in calo e la sola eccezione di thyssenkrupp. La Cina, come detto, appare in forma brillante, con 5 azioni su 6 rilevate in crescita, mentre gli Stati Uniti, dopo settimane con il vento in poppa, cambiano direzione con 9 aziende su 11 in contrazione.  

Top & flop della settimana
Tra le società con le miglior performance della scorsa settimana spicca il +22,35% di thyssenkrupp, che con questo balzo torna vicino al massimo del 2021 (11,95 euro per azione), ma rimanendo ancora a distanza siderale dal massimo storico (45,82 euro per azione nel 2008). Al secondo e terzo posto in graduatoria, invece, si posizionano due aziende turche che mostrano una performance molto simile: +8,55% per Kardemir e +8,53% per Erdemir.
Le imprese con le performance peggiori della settimana, infine, appartengono tutte al continente americano. Perde più terreno dei competitor la statunitense Carpenter Technologies (-10,04%), mentre la brasiliana Vale cede l’8,76% e l’americana Universal Stainless & Alloy Products lascia sul terreno l’8,60%.