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Borsa: il settore siderurgico torna a crescere

Diffusa ripresa finanziaria tra i produttori di tutto il globo

Translated by Deepl

Inverte rotta lo Steel Stock Index di siderweb, riprendendosi il segno positivo con un timido +0,55%. Dopo le recenti cadute, il risultato settimanale appare incoraggiante, seppur si attesti ancora su cifre modeste rispetto a quello che ci fatto vedere gli scorsi mesi. Sebbene il rendimento dell’indice non superi l’1%, l’80% dei titoli ha rivisto il valore al rialzo durante questa rilevazione. Sono invece solo undici le aziende che hanno perso terreno.
Ripresa fisiologica anche per i mercati finanziari globali, dopo i dati in rosso della scorsa settimana. Oggi, infatti, tutti i principali indici azionari globali sono in positivo. SSE Shanghai mostra il rendimento più alto con un +2,22%, seguito dal DJ (+1,66%), dall’Iron&Steel Index (+1,54%) e dal NYSE (+1,32%). Sotto l’indice di siderweb, troviamo infine FTSE MIB (+0,44%) ed Eurostoxx (+0,20%) con risultati più simili ad un pareggio che però sono benvenuti in seguito alle ultime discese.

280621

Euro, dollaro e yuan cinese
Anche le tre principali valute del paniere invertono il trend della settimana scorsa: si ferma la leggera fase di apprezzamento della divisa americana che durava da quattro rilevazioni, mentre guadagna valore l’euro nei confronti di dollaro e yuan cinese.
Si riprende con decisione il dollaro americano: quindici aziende su sedici quotate in quella valuta hanno aumentato il valore del proprio titolo e l’unica azienda che non l’ha fatto ha perso solamente lo 0,10%. Anche se nessuna americana rientra tra i tre migliori titoli della settimana, il rendimento medio delle società quotate in dollari è pari a +3,16%.
Per l’euro gli ultimi sette giorni sono stati ottimi: solo un’azienda perde valore ed entra nella «flop3» odierna, ma le altre nove trascinano il rendimento ad un +2,65%. La performance migliore dell’area euro è oggi la terza migliore in assoluto del paniere.
Media di crescita inferiore, ma comunque più alta di quella dell’indice di siderweb, per le sei aziende quotate in yuan cinesi che mostrano un +1,11%. Due titoli calano ed uno di essi entra nella graduatoria dei peggiori; quattro aziende guadagnano invece valore.
La ripresa settimanale, come appena mostrato, è trainata dalle performance positive di America, Europa e Cina, ma anche il resto del mondo ha fatto la sua parte per riportare il settore siderurgico in positivo sui mercati finanziari.

Top & Flop
La media del rendimento settimanale delle aziende in crescita è leggermente superiore a quello delle società con titoli al ribasso, con valori che in generale si attestano poco sotto la soglia della doppia cifra.
Nella «top3» rimette la testa l’Europa che era estranea alla classifica da diverse rilevazioni. Per il resto, la graduatoria rimane una questione che si gioca in Medio ed Estremo Oriente. Per la prima volta nella nostra rubrica, un’azienda fa doppietta posizionandosi per la seconda volta consecutiva al primo posto della classifica: si tratta della turca Ozbal Celik Boru Sanayi che migliora il rendimento già ottimo della scorsa rilevazione mostrando un +35,38%. L’azione non aveva mai superato la soglia delle 10 lire turche e questo venerdì è riuscita a raggiungere il valore di 13 lire turche. Per il secondo posto ci spostiamo in Corea del Sud, come abbiamo spesso fatto nelle scorse classifiche, per registrare il +8,41% di Dongkuk Steel Mill che da aprile a giugno ha mostrato diversi alti e bassi e dopo aver toccato il massimo storico alla fine del quarto mese dell’anno ha compiuto diversi scivoloni che non le hanno più permesso di toccare quei livelli. Chiude la classifica il colosso europeo ArcelorMittal (+8,09%) forte dell’offerta presentata per l’acquisto degli asset francesi di Liberty Steel, per la quale deve però attendere il parere dell’antitrust e confrontarsi con la numerosa ed agguerrita concorrenza. Nel frattempo, l’azienda è stata scavalcata dalla cinese Baowu nella classifica dei principali produttori di acciaio mondiali.
Anche la «flop3» odierna si concentra in Europa ed in Oriente seguendo all’incirca le stesse zone geografiche della classifica dei migliori. A guidarla c’è la russa Novolipetsk (-10,35%) con l’unico calo in doppia cifra della settimana, così come è successo tra gli incrementi. L’azienda ha peggiorato la discesa del 4,90% che aveva già mostrato sette giorni fa. Segue il titolo della francese Vallourec (-9,57%) che dopo aver effettuato tre settimane fa la ricapitalizzazione sembra non essere ancora decollata e non aver beneficiato degli effetti di questa mossa finanziaria. Infine, al terzo posto troviamo la cinese Fangda Steel (-7,00%) che la settimana scorsa era stata tra le poche a mostrare una crescita. Il calo odierno è però in ordine di grandezza circa tre volte superiore all’ultimo incremento. Il produttore cinese è nell’ultimo mese ben al di sotto dei suoi livelli di massimo registrati ad aprile ed anche se la Cina continua a correre ed il titolo ha mostrato un leggero aumento nella giornata di venerdì, il suo rating rimane ancora un sell.  

280621

USA: i prezzi dei metalli scendono leggermente
In America i prezzi del rame sono scesi al minimo degli ultimi due mesi dopo che la Federal Reserve ha aumentato le aspettative di salita dei tassi di interesse, facendo apprezzare il dollaro e riducendo così la domanda di metalli. Anche i prezzi di alluminio, zinco, piombo, stagno e nichel sono scesi e questo potrebbe essere uno dei fattori che ha portato i titoli americani a crollare la scorsa settimana. Inoltre, il piano che sta programmando la Cina per attingere dalle riserve nazionali immettendo materie prime sul mercato potrebbe non compensare del tutto la scarsità di metalli di questo periodo storico e non essere quindi efficace per far scendere i prezzi ai livelli di qualche mese fa.
Rimanendo in USA, JP Morgan ha rivisto i rating dei principali produttori siderurgici posizionando Commercial Metals, US Steel e Nucor (suggerita invece da investing.com) come titoli neutrali. Tutti d’accordo sulla valutazione di Steel Dynamics che, secondo l’istituto di credito americano, crescerà grazie alla qualità dei suoi prodotti. Infine, JP Morgan ha segnalato come azione su cui investire Cleveland Cliffs, grazie all’ampiezza della sua gamma viste le recenti acquisizioni del 2020 che le hanno permesso di sviluppare sia stabilimenti con forno elettrico sia con altiforni.

La vicenda Greensill allerta le banche inglesi
Il vice governatore della Banca d’Inghilterra Sam Woods auspica regole più severe su chi possa assumere il controllo di una banca dopo l’accaduto con Greensill Capital. La società, fallita qualche mese fa, era infatti di proprietà della GFG Alliance, detenuta dal magnate indiano proprietario di Liberty Steel Sanjeev Gupta, il quale ha preso il controllo della banca inglese Wyelands che finanziava a sua volta GFG. Gupta aveva rilevato Wyelands in base alle regole dell'Unione europea che consentono di procedere a un cambio di controllo a meno che il regolatore non abbia motivi specifici per obiettare, regole che rimangono per ora in vigore nel Regno Unito anche post Brexit. Woods, il quale si è detto non preoccupato per l’impatto che avranno le perdite di Greensill, ha anche affermato che la Bank of England ha in corso un’indagine per verificare come è avvenuta l’acquisizione da parte di Gupta e mira in futuro ad inasprire le regole richiedendo molte più garanzie a chiunque voglia rilevare una banca.

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