11 febbraio 2019
MILANO - Connettere tra loro le aziende in modalità matching; proporre momenti B2B, speed pitching, showcase di progetti innovativi e momenti di approfondimento con convegni su diversi temi. Tutto questo ha animato la convention “Connext” che ha visto come attori nelle due giornate il networking, la contaminazione, la voce degli imprenditori. Giovedì 7 e venerdì 8 febbraio il Centro Congressi di Milano “Mi.Co” ha ospitato la manifestazione ideata da Confindustria con lo scopo di proporre alle imprese un networking e una contaminazione sui grandi driver di sviluppo.
Il Centro Congressi è stato lo spazio per dare voce alle imprese, a quel tessuto imprenditoriale della nostra Italia. E la prima voce che ha risuonato nei padiglioni è stata quella del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che con determinazione ha dato inizio ai lavori invitando gli imprenditori «a partecipare a Connext per crescere, per contaminarci, perché amiamo le nostre imprese; perché vogliamo dare un messaggio alla politica italiana. Per uscire da questo torpore. Siamo qui con la voglia di reagire, perché se crescono le imprese, cresce il Paese. Noi siamo qui per fare la nostra parte: imprenditrici e imprenditori insieme per ridare forza all'Italia». Queste le parole che il presidente Boccia ha utilizzato per dare inizio ai lavori.
Lavori che si sono svolti in più sale: nel padiglione principale, oltre 450 espositori con stand che comprendevano associazioni, università e imprese. Gli incontri B2B che hanno animato la due giorni sono stati oltre 1.700.
Infine, nelle sale superiori si sono svolti numerosi convegni e approfondimenti lungo quattro driver tematici: Fabbrica intelligente; Aree metropolitane motore dello sviluppo; Territorio laboratorio dello sviluppo sostenibile; Persona al centro del progresso; Made in Italy nel mondo. Quattro driver tematici, rappresentativi della visione di innovazione e crescita e di altrettante sfide strategiche per lo sviluppo del sistema imprenditoriale italiano attraverso sinergia, crescita e contaminazione.
Francesca Morandi
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