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Confindustria e la Manifattura 4.0

L'associazione presieduta da Vincenzo Boccia torna a parlare di politica industriale

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> Confindustria, torniamo a parlare di politica industriale

BRESCIA - 27 luglio 2016

Per correggere gli eccessi di finanziarizzazione dell’economia odierna occorrono dosi massicce (e benefiche) di manifattura. E bisogna riprendere a discutere di «politica industriale» (questo «sconosciuto» e «convitato di pietra» a lungo snobbato dal dibattito economico perché considerato troppo rétro e vintage).

È questa la filosofia di fondo ispiratrice delle tesi di Confindustria in materia di «Industria 4.0» che si possono leggere per esteso nel documento di cui viene qui pubblicato il link. Il significato «essenziale della «Manifattura 4.0» è quello di procedere alla digitalizzazione delle filiere industriali, garantendo una maggiore qualità dei prodotti e dei processi produttivi e una filiera integrata beni-servizi che consenta di aprire nuovi mercati e agevoli i (non ulteriormente rinviabili) salti dimensionali delle imprese.  

A fare da apripista sono state nazioni come Stati Uniti e Germania (in special modo), Francia, Olanda e Cina, che hanno elaborato, fin dal 2007, policies di lungo periodo - con orizzonti tra il 2030 e il 2050 - per un rilancio in termini innovativi dei loro settori manifatturieri. E anche l’Unione europea, nel 2014, ha stilato delle «comunicazioni» di politica industriale in materia, poi confluite nel documento Per un rinascimento industriale europeo, che hanno stabilito il target del 20% di contributo del manifatturiero al PIL europeo da raggiungere entro il 2020 insieme a una strategia imperniata sul mainstreaming della politica industriale all’interno delle varie policies settoriali.

Di certo, malauguratamente, «Manifattura 4.0» non rappresenta la visione mainstream in seno alla nostra politica economica, al netto di alcune esperienze italiane lodevoli e di avanguardia (come spesso accade) che si presentano come frontiere avanzate, ma risultano anche isolate rispetto al contesto generale. Con le indicazioni e i suggerimenti strategici al governo e al sistema-Paese complessivo che si leggono qui, Confindustria caldeggia la presa in carico dell’autentica rivoluzione rappresentata dal paradigma della «Manifattura 4.0», con i cambiamenti che essa può determinare - in linea con l’«Internet delle cose» - a livello di struttura produttiva generale, come pure di vita privata e pubblica di tutti gli italiani e le italiane.

(Leggi il documento di Confindustria: Industria 4.0: quale modello applicare al tessuto industriale italiano)



“Nessuno ha mai commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente solo perché poteva fare troppo poco”

Edmund Burke

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