Scopri
Siderweb
Prova Gratuita 
I nostri video

Assofermet: 2022, decisivo partire col piede giusto

Il presidente Riccardo Benso: «Segnali positivi per una maggiore coesione tra i vari soggetti della filiera»

Translated by Deepl

Il presupposto da cui parte l’analisi di Riccardo Benso, presidente di Assofermet, è importante, visto che definisce «irripetibile», l’anno che si sta chiudendo. Ma questo non gli impedisce, pur non nascondendosi le difficoltà rappresentate, tra l’altro, da «difficoltà logistiche ancora importanti», di ipotizzare un mercato «tonico e caratterizzato da una buona domanda» anche per il 2022. Ottimista, Benso, anche sull’evoluzione dei rapporti lungo la filiera, visto che parla di «positivi segnali» per la possibile rivisitazione delle “regole”.

Presidente Benso, se dovesse sintetizzare in 2021 in una parola quale utilizzerebbe?

“Irripetibile”. Non credo che assisteremo a variazioni di prezzo così importanti in futuro e non credo neppure che gli operatori potranno nuovamente farsi sorprendere a questo modo sul fronte logistico. Entrambi, volatilità dei prezzi e problemi logistici, sono stati elementi che hanno caratterizzato il 2021, autoalimentandosi e spingendosi uno con l’altro. Sicuramente il driver principale è stata la scarsa disponibilità di materie prime osservata in Europa, ma non solo. Poi naturalmente si sono innescati su questo piano anche altri elementi, tra cui anche effetti speculativi che però trovavano giustificazione nell’incredibile indisponibilità
di certi prodotti e soprattutto nell’impossibilità di fare previsioni affidabili sui tempi di consegna delle merci. Un problema questo
che non ha coinvolto solo l’acciaio, ma altri importanti beni, tra cui il più mediaticamente riconoscibile è stato il microchip, senza il quale abbiamo capito esser difficile produrre moltissimi prodotti che ormai riteniamo necessari. La situazione è tutt’altro che stabilizzata e la presa di fiato intervenuta sui prezzi, e in parte sugli approvvigionamenti, nel Q4 di quest’anno, non sono così certo che potrà rappresentare un segnale definitivo verso una normalizzazione dei mercati. Sono troppi gli elementi che condizionano ancora i mercati, primo tra tutti il fattore pandemico e le possibili, e difficilmente prevedibili, ripercussioni
che può avere nelle dinamiche economiche e sociali.

Cosa si aspetta per il 2022?

Sicuramente un Q1 caratterizzato da difficoltà logistiche ancora importanti, ben evidenziate dalla situazione che si può osservare
nei principali porti commerciali del mondo, ma sotto il profilo delle marginalità ancora molto interessante per gli operatori della nostra filiera. Quello che accadrà dopo, dal Q2 in poi, dipenderà molto da come si muoverà il comparto dell’automotive,
in affanno negli ultimi mesi non per ragioni legate alla domanda, ma principalmente per ragioni collegate alle enormi difficoltà nel ricevere tutti i componenti, primi tra questi i famosi chip, necessari alla produzione. Se il settore si rimetterà in moto a
cavallo tra il primo ed il secondo trimestre allora potremo usufruire nuovamente di una bella spinta che favorirà tutto il resto e sosterrà i prezzi. I segnali in tal senso sono al momento in miglioramento e quindi ritengo che la ripresa dell’auto potrà intervenire prima di quanto ci si possa aspettare.

Quali sono le sfide da vincere per poter mantenere anche per il 2023 i tassi di crescita di quest’anno?

Spingersi così in là nel fare previsioni, in contesti “inesplorati” e imprevedibili come quelli a cui siamo stati abituati negli ultimi due anni, mi sembra quantomeno imprudente, ma volendosi cimentare in un puro esercizio di immaginazione facendosi aiutare da ciò che abbiamo imparato in questi ultimi mesi, si può presupporre che il ciclo economico, caratterizzato da volatilità e shortage, persisterà a lungo e quindi riguarderà anche il 2023. Per questa ragione, al di là delle perturbazioni dei mercati che interverranno per varie ragioni e che oggi nessuno può conoscere in anticipo, il mercato penso che potrà essere tonico e caratterizzato da una buona domanda, anche e soprattutto alla luce dei Piani di sviluppo che moltissimi paesi sviluppati
stanno mettendo a terra. Se gli investimenti previsti sulla carta si trasformeranno, come immagino, in opere infrastrutturali,
allora i mercati potranno continuare a festeggiare assieme alle filiere manifatturiere.

Ritiene che definire meglio il concetto di filiera e lavorare, tutti, per raggiungere una coesione maggiore, potrebbe contribuire alla crescita complessiva del settore?

Lo penso da sempre, e vedo alcuni positivi segnali nelle ultime settimane. Spero davvero, per il bene dell’intera filiera di cui facciamo parte, che nei prossimi mesi, di fronte anche a sfide importanti che riguarderanno non solo la domanda e l’offerta, ma potranno coinvolgerci tutti sul piano della ridefinizione delle “regole” del gioco, le prove di dialogo viste ultimamente si trasformino in aperta collaborazione tra le parti e si possano ottenere risultati interessanti per tutti gli anelli della catena. Produzione, trasformazione e distribuzione sono come organi di uno stesso corpo e hanno bisogno di funzionare tutti assieme per poter dare risultati straordinari con ricadute sull’intera collettività.

N.B. Intervista realizzata per lo Speciale 2021 chiuso in redazione il 12/12/2021


Assofermet: «Barriere commerciali dannose»

Presentato lo studio “The Macroeconomic Effects of Temporary Trade Barriers in the European Union”

di Davide Lorenzini

Acciaio: 2022 promettente, ma con quattro incognite

Le previsioni macro per l’economia e l’acciaio nella presentazione di Ferrari (siderweb)

di Redazione siderweb

Materie prime: il focus di Assofermet Rottami

Aggiornamento, nella periodica nota di mercato dell’associazione, su rottami, ghise, HBI e ferroleghe

di Marco Torricelli
Altre News

Lascia un Commento



“Non è l'azienda che paga i salari. L'azienda semplicemente maneggia il denaro. È il cliente che paga i salari”

Henry Ford

DOSSIER

Dossier

Futura Expo 2023

Acciaio ancora protagonista di sostenibilità

ARTICOLI SIMILI

Assofermet: «Barriere commerciali dannose»

Presentato lo studio “The Macroeconomic Effects of Temporary Trade Barriers in the European Union”

di Davide Lorenzini

Acciaio: 2022 promettente, ma con quattro incognite

Le previsioni macro per l’economia e l’acciaio nella presentazione di Ferrari (siderweb)

di Redazione siderweb

Materie prime: il focus di Assofermet Rottami

Aggiornamento, nella periodica nota di mercato dell’associazione, su rottami, ghise, HBI e ferroleghe

di Marco Torricelli

«Legare il processo di sostenibilità alle esigenze dell’utilizzo»

L’intervento del presidente di Assofermet Riccardo Benso durante la conferenza stampa di presentazione di Made in Steel

di Stefano Gennari

Cauto ottimismo per il 2024

Riccardo Benso, Giuseppe Pasini e Stefano Vittorio Kuhn alla presentazione nazionale di Bilanci d'Acciaio 2023

di Redazione siderweb
Altre News

MERCATI

SPECIALI

Speciali

Speciale Congiuntura 2023

Produzione, commercio, prezzi: le analisi dei dati e dell'andamento dell'acciaio nel 2023 a cura dell'Ufficio Studi siderweb.

Altri Speciali

Riciclo imballaggi

RICREA: «Superato approccio ideologico della normativa imballaggi Ue»
A cura di Federico Fusca

RICREA: «Superato approccio ideologico della normativa imballaggi Ue»

Una sola richiesta: «Uniformare i sistemi di calcolo delle quantità riciclate per raggiungere i target comuni»