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L'acciaio in borsa, seconda parte

L'evoluzione dei titoli siderurgici mercati asiatici ed europei

Dopo l'analisi condotta sul New York Stock Exchange - cfr. L'acciaio in borsa: l'impietosa fotografia di un settore che stenta a risollevarsi, pubblicato il 23 maggio scorso - completiamo l'approfondimento, prendendo in considerazione altre borse valori. Di queste continueremo a valutarne l'indice generale, da intendersi come un efficace "barometro" congiunturale, mentre considereremo la dinamica di ogni singolo titolo in esse quotato un attendibile indicatore dell'andamento della fiducia riscossa presso gli investitori.

27.06.16

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I mercati asiatici

Iniziamo con un mercato mobiliare considerato periferico, ma dove sono quotati quattro tra i più importanti complessi siderurgici: la borsa di Mumbay, il cui indice generale SENSEX (figura 1) tocca i suoi massimi più recenti nel mese di marzo 2015. Da quell'epoca il mercato indiano dapprima si indebolisce del 22%, toccando i minimi a metà febbraio 2016, per poi risalire del 16,5%. Nella fase corrente si assiste all'avvio di una nuova correzione, destinata a proseguire anche a seguito delle ricadute di Brexit sui contesti finanziari mondiali. Rispettando l'ordine decrescente dettato dal più recente ranking mondiale in termini di quantità prodotte, esordiamo con il titolo Tata Steel (figura 2): come si può osservare l'andamento delle quotazioni evidenzia un passo particolarmente depresso rispetto a quello del mercato. Nell'arco temporale luglio 2014-ottobre 2015, infatti, si assiste ad un autentico tracollo (-62,5%), solo parzialmente compensato dal successivo recupero culminato nello scorso mese di maggio (+48,5%). Da allora i valori si muovono oscillando in un range piuttosto contenuto, che rappresenta, per il momento, un punto di sostanziale equilibrio. Tocca poi alla dinamica del titolo SAIL (figura 3). La Steel Authority of India Limited è un grande gruppo a capitale pubblico le cui azioni hanno iniziato a perdere terreno nel mese di giugno di due anni orsono, toccando il fondo nel mese di febbraio 2016 (-70%) per poi risalire (+23,5%). L'evoluzione del titolo Jindal Steel & Power (figura 4) ricalca fedelmente quelle precedenti: dai massimi del giugno 2014 il titolo collassa (-81,4%), adagiandosi su quote talmente depresse da ritenersi difficilmente violabili al ribasso.

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Il riferimento del Giappone, altro importante Paese produttore d'acciaio, è l'indice NIKKEI 225 (figura 5): anche in questo caso si nota l'evoluzione decrescente del mercato, che dai massimi dell'agosto 2015 cede il 28% per poi stabilizzarsi attraverso fluttuazioni laterali. Nel contempo il titolo Japan Steel Works (figura 6) si dimostra più volatile del mercato con un balzo del 34,8% da inizio anno: un'evoluzione sorprendente, che ha innescato una situazione di ipercomperato, che lascia presagire una prossima correzione. L'azione JFE Holdings (figura 7) si mostra invece più coerente con il settore: raggiunti i massimi nel mese di maggio 2015, precipitano fino a febbraio 2016 (-59%) per poi stabilizzarsi intorno ai minimi.

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I mercati europei

Trasferendo l'analisi in Europa, ci dedichiamo in prima battuta a due mercati marginali, ma nei quali sono quotati titoli siderurgici di alto rango. La borsa di Helsinki, rappresentata dall'indice OMX (figura 8) comprende infatti Outokumpu (figura 9), gruppo dedicato alla produzione di acciaio inossidabile. Dal raffronto delle due dinamiche si nota come il mercato finlandese, dopo aver raggiunto i suoi massimi nel mese di aprile 2015, evidenzi un movimento declinante (-14%) ben più contenuto di quello del titolo (-71%), che solo nel 2016 si palesa in lento recupero.
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Rimanendo nel settore inox, passiamo alla borsa di Amsterdam e al suo indice generale AEX (figura 10) per verificarne le relazioni con il colosso Aperam (figura 11). Dal raffronto delle curve notiamo una divergenza  significativa: mentre il paniere segnala un calo in linea con gli altri mercati (-22,3%) per poi recuperare nei primi mesi del 2016 (+10%), l'evoluzione di Aperam appare orientata al rialzo fin dal mese di settembre dello scorso anno (+26,5%). Una tendenza che gli indicatori tecnici segnalano in via di ulteriore proseguimento.

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Al London Stock Exchange valutiamo l'indice FTSE 250 (figura 12) e il titolo Evraz (figura 13), il grande agglomerato siderurgico con base a Londra, ma con gli impianti principali in Russia e nell'est europeo. L'andamento del mercato è contrastato: dopo un calo del 15,3% rispetto ai massimi del maggio 2015, segue un recupero (+12%) che si spegne proprio durante questo mese attraverso una nuova fase negativa, probabilmente destinata ad accentuarsi a seguito di Brexit. Il titolo siderurgico, che nello stesso arco temporale affonda (-71,4%), dall'inizio dell'anno recupera, registrando anche situazioni di ipercomperato, puntualmente corrette. Nella corrente fase storica i prezzi dell'azione appaiono stabilizzarsi tra i massimi di aprile e i minimi di giugno.

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Concludiamo la nostra rassegna con l'indice turco BIST (figura 14), che include il gruppo Eregli Demir Celik (figura 15): mentre l'intero listino fluttua lateralmente da oltre un anno e mezzo, l'azione evolve positivamente. I massimi relativi più recenti sono stati raggiunti all'inizio di giugno con un recupero del 30% rispetto ai minimi d'inizio anno. Sebbene da allora le sue quotazioni abbiano subito un moderato ribasso, il titolo siderurgico appare certamente tra i migliori: ancorché si prefiguri la continuazione della blanda fase declinante, le prospettive sono di certo più interessanti nel confronto con la quasi totalità dei titoli dell'acciaio mondiale.

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Dopo l'ampia analisi dei mercati azionari, dalla quale abbiamo volutamente escluso le borse e i titoli siderurgici cinesi, non perché meno importanti, ma perché di complessa decifrazione a causa dei frequenti interventi di natura politica che ne influenzano le dinamiche, possiamo concludere che i titoli del settore siderurgico, a parte qualche rara eccezione, si mostrano altamente correlati a prescindere dalla sede di quotazione. E la circostanza che nei primi mesi del 2016 si stia assistendo ad una timida ripresa generalizzata sta a significare che i valori dell'intero comparto, pur necessitando dovendo intercettare i benefici effetti di ulteriori processi di ristrutturazione, stanno lentamente abbandonando i livelli di prezzo giustificati da stati depressivi.


23 maggio 2016

L'acciaio in borsa

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